Illusion City by Wu Yue invites us to the boundary between reality and illusion.

by Collater.al Contributors

Wu Yue ha sviluppato fin dall’infanzia una straordinaria abilità nell’incisione su vetro. Crescendo in contesti geografici e culturali differenti, ha assorbito le influenze di ogni luogo, trasformandole in un linguaggio artistico che mescola tradizione e innovazione. Dal 26 marzo fino all’8 giugno, alcune delle sue opere saranno protagoniste della mostra Illusion City da Numero 51 a Milano, esplora nuove direzioni creative.

Illusion Cities - Mexico City

L’arista cinese amplia così i confini dell’incisione su vetro, incorporando materiali diversi per realizzare grandi aquiloni antropomorfi, simboli della precarietà e della mutevolezza dell’esistenza umana. La sua ricerca comprende anche sculture monumentali, arricchite da fotografie di viaggio, ritratti e immagini tratte dal suo archivio personale, che tessono un dialogo tra dimensione privata e collettiva.

Un tema ricorrente nel suo lavoro sembra essere la figura del gigante, un’entità imponente e solitaria che incarna il senso di esclusione e di resistenza all’ordine sociale. E questo lo vediamo in opere come MUR o EVER. Nel primo caso questa presenza si dissolve nell’architettura, trasformandosi in una barriera che, al contempo, separa e protegge mentre nel secondo, invece, il gigante si fa contenitore di ricordi, un archivio vivente in cui memoria e immaginazione si fondono.

Con Illusion City, Wu Yue inaugura una nuova fase della sua carriera artistica, dando vita a un universo in cui il vetro si fa metafora della fragilità e della potenza del ricordo. Il pubblico è invitato a immergersi in questa dimensione sospesa, esplorando il sottile confine tra realtà e illusione.

https://www.collater.al/wu-yue-illusion-city-numero-51-art/


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